Uno scenario futuro?

Nuove "auto coltivazioni": un futuro possibile?

"Si tratta di una svolta epocale per l'ambiente dell'intero pianeta: dopo anni di lotta alla crescente desertificazione, attraverso politiche ambientali mai realmente risolutive, è stato applicato un nuovo sistema in grado di veramente cambiare le cose: nuove distese di piantine tanno infatti crescendo ed aumentando senza essere subito distrutte dal sole e dalla mancanza d'acqua, in zone fino a ieri completamente aride come le coste di Spagna, Marocco, Turchia, Mar Rosso e alcune zone della Sicilia.



Come è stato possibile un tale cambiamento?
Un'importante versione di tendenza nella lotta all'aridità è arrivata dall'Italia, dove è stato inventato un sistema per ricavare acqua pura partendo dall'elemento aria, sfruttando l'umidità presente nell'ambiente e l'energia solare.



In altre parole, là dove vi era mancanza di acqua per irrigare e tenere in vita coltivazioni, si è smesso di cercarla per iniziare a crearla autonomamente.
Ora che nelle zone sopra dette il sistema in fase sperimentale ha iniziato a dare, è il caso di dirlo, i suoi frutti, si stanno preparando accordi internazionali per la creazione di nuove "auto-coltivazioni" in altre zone del pianeta affette da desertificazione, quali America Latina, Australia e Asia: Nel lungo tempo, prevedono gli esperti, un'oculata gestione del nuovo sistema potrebbe invertire la tendenza alla desertificazione, portando passo passo ad un progressivo ritorno del verde là dove non si vede più da secoli."



Caro lettore, forse ti sarai già reso conto che, purtroppo, l'articolo sopra riportato è frutto di fantasia: ad oggi, autunno 2013, non esistono infatti "auto-coltivazioni" in nessuna delle zone sopra dette, e nemmeno accordi internazionali per l'espansione di un così ambizioso piano di riforestazione.
Perchè, allora, questa finzione? Perchè in fondo, qualcosa di vero di quanto sopra detto c'è: esiste davvero, e arriva davvero dall'Italia, il modo per produrre autonomamente acqua sfruttando l'aria e l'energia elettrica, ed è contenuto in un vaso di recente invenzione chiamato "Genius Vase". Con Genius Vase è nata la possibilità di tenere in vita, senza doverle innaffiare a mano, piante all'interno di case, uffici e luoghi pubblici.
Dopo aver letto quanto segue ti accorgerai che, al di là delle fantasie, si può davvero sperare che Genius Vase possa essere utile all'intero pianeta.

Parliamo di desertificazione. Si tratta oggi di uno dei più urgenti problemi ambientali da affrontare: il degrado e l'inaridimento del suolo coinvolge maggiormente l'Africa (dove il 73 % delle terre coltivate ne sono afflitte), ma anche aree estese di Asia, America Latina e nord del Mediterraneo, ad esempio Spagna, Grecia, Europa orientale e diverse zone dell'Italia insulare e meridionale; non soltanto, quindi, il così detto "Terzo mondo". Oltre cento i paesi coinvolti, vale dire circa un quarto delle terre del pianeta; corrispondente a un miliardo di abitanti a rischio.
Grandi mutamenti climatici, ma anche un cattivo sfruttamento dell'ambiente da parte dell'uomo sono tra le cause di tale tendenza, per cui 12 milioni di ettari di terra fertile vengono perduti ogni anno nel globo.

Genius Vase è frutto della scoperta del processo per cui, sfruttando l'energia elettrica, diventa possibile estrarre autonomamente dall'aria, a seconda del grado di umidità presente nell'ambiente, acqua caratterizzata da un livello di purezza ideale per far crescere piantine e piante, trasferibile direttamente alle radici. 



Si tratta della possibilità di creare l'acqua per alimentare piante in crescita; pensando in grande, nuove colture; e pensando ancora più in grande, nuove forestazioni.
Vista la situazione attuale delle terre aride mondiali, tale principio può essere applicato sfruttando il "nemico naturale" dell'acqua: il sole, la cui energia raccolta attraverso grandi sistemi fotovoltaici può essere convogliata inizialmente nelle zone desertiche più vicine alle coste e pertanto con un maggiore grado di umidità (ad esempio la zona del Mar Rosso). Da queste zone, pensando in termini di decenni, può ripartire un processo di rinverdimento progressivo che può estendersi man mano verso le zone interne. Un processo, tutt'altro che immediato, per cui occorre costanza ed efficacia, per poter dapprima bloccare il fenomeno dell'inaridimento in espansione, e successivamente veder finalmente iniziare il processo inverso, fermando l'avanzata dei deserti.

Caro lettore, l'articolo riportato all'inizio è come detto frutto di fantasia, e nessun giornale lo riporterebbe oggi: ma perchè non sperare di poterlo vedere pubblicato, magari, tra 5 o 10 anni?
Oggi noi abbiamo qualcosa: abbiamo il sistema per creare acqua dall'aria, e abbiamo un vaso capace di sfruttare al meglio questo sistema, dando vita e nutrendo piante anche in mancanza di padroni e di altra acqua. Per tutto il resto, cioè la possibilità di applicare tale sistema per risovere un problema globale, si tratta per ora di una speranza, di un'idea.


Ma le idee, come le piante, possono essere fatte crescere.

1 commento:

  1. Ciao Matteo , questa è proprio una bella storia , pubblica le altre , ciao

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